Alberto Contador senza tempo: “Avevo pensato di tornare a correre per il Giro d’Italia 2020”
Alberto Contador ha rivelato alcuni retroscena sul suo ritiro dal professionismo. Parlando al podcast di Geraint Thomas, l’ex professionista spagnolo ha fatto alcune interessanti dichiarazioni sulle rivalità che ha vissuto nel corso della sua carriera e di come si è sentito dopo aver appeso la bici al chiodo nel 2017. Il due volte vincitore del Tour de France ha infatti ammesso di aver pensato di tornare al professionismo poco prima del Giro d’Italia 2020 a oltre due anni dall’addio al professionismo. “I primi due anni della mia carriera sono stato seduto davanti alla TV con molta nostalgia – ha detto il madrileno classe 1982 – Inoltre, ho avuto i miei valori massimi in allenamento solo dopo il ritiro. Addirittura, poco prima della Corona-Giro, ho esitato a tornare professionista prima di quel giro”.
Contador ha poi parlato del Tour de France 2009, da lui vinto contro Andy Schleck e del fatto che come suo compagno di squadra all’Astana aveva un certo Lance Armstrong. “È stato un anno difficile. Alla fine è stata una motivazione in più per me al Tour, ma prima non sapevo cosa aspettarmi – ammette lo spagnolo – Ho capito subito che sarebbe stato un Tour difficile. Io avevo vinto una volta, lui sette volte. Non è stato tanto il fatto di essere subito un leader. Lo capivo, ma avevo le mie ambizioni. L’ambiente non era buono. Così mi sono attenuto al mio obiettivo: vincere. Alla fine, Andy Schleck si è rivelato il mio grande rivale. La stampa ha finito per far diventare la rivalità tra me e Lance più grande di quanto io pensassi”.
Il Pistolero ha poi spiegato come lo scenario dei suoi avversari, ma anche del ciclismo mondiale, sia cambiato nel 2013 con l’inizio dell’era Team Sky. “Quell’anno non ho vinto un grande giro e questo è stato a causa della Sky. A quel punto ho iniziato a pensare a come poter raggiungere il mio massimo. Non ho fatto il mio primo ritiro in altura fino al 2014 – racconta il vincitore di sei grandi giri – Ero ossessionato dall’idea di migliorare nei confronti della Sky e di Froome, stavo migliorando enormemente nei test”.
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